Doping, tre anni di squalifica per Matteo Spreafico

L’Unione Ciclistica Internazionale ha annunciato oggi la squalifica per tre anni di Matteo Spreafico. L’ex corridore della Vini Zabù, trovato positivo all’ostarina (altrimenti conosciuto come Enobosarm) nei controlli antidoping effettuati al Giro d’Italia 2020 nelle giornate del 15 e 16 ottobre, era stato immediatamente sospeso dall’UCI e non aveva preso il via della 19esima tappa dell’ultima Corsa Rosa. Il 28enne, vincitore nel 2018 della Vuelta Ciclista a Venezuela, dovrà quindi rimanere lontano dalle competizioni fino al 21 ottobre 2023, giorno in cui scadrà la squalifica. Sono stati inoltre annullati tutti i risultati ottenuti dall’ex Androni-Sidermec durante il Giro dello scorso anno. Di seguito, il comunicato dell’UCI.

L’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) comunica che il corridore italiano Matteo Spreafico è stato sanzionato con un periodo di squalifica di tre anni a seguito di una violazione delle regole antidoping (ADRV) per la presenza di Enobosarm (Ostarina) in due campioni raccolti durante il Giro d’Italia 2020 il 15 e 16 ottobre 2020.

In conformità con il Codice mondiale antidoping e il Regolamento antidoping dell’UCI, il periodo di squalifica inizia il 22 ottobre 2020 ed è valido fino al 21 ottobre 2023.

Al signor Spreafico sono stati anche tolti tutti i risultati agonistici ottenuti al Giro d’Italia 2020

Il caso è stato risolto mediante l’accettazione delle conseguenze previste dal Codice mondiale antidoping e dal Regolamento antidoping dell’UCI.

L’UCI non commenterà ulteriormente.

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